La Cantina Molino dei Lessi
“Il vino si fa in campagna”.
È uno slogan molto diffuso. È vero, il vino si fa con l’uva che la pianta ha prodotto, ubbidendo alle semplici leggi della natura, ma seguita con attenzione dal viticoltore. L’andamento stagionale influenzerà comunque la qualità del vino, determinando quella diversità che ce lo farà riconoscere come il frutto di una stagione, di un territorio, delle cure del viticoltore e infine dell’enologo, che di quel frutto coglierà il meglio.
Le tecniche enologiche prediligono i trattamenti fisici, come la gestione corretta delle temperature, i travasi al momento opportuno, e, soprattutto, la maturazione nel legno.
La nuova cantina, tutta interrata, è stata inaugurata nell’autunno 2006 presso la sede principale, al Maso Rosabel, dove è iniziata l’avventura dei produttori, partiti con un minuscolo appezzamento attorno al Maso.
In Valle di Cembra, a Verla di Giovo, è rimasto il vecchio Mulino, restaurato rispettando rigorosamente l’architettura originale in pietra locale. Nelle grotte naturali di tufo invecchiano le bottiglie di Cabernet Riserva.
In primavera il Mulino diventa meta di appassionati di botanica, guidati da Emma alla ricerca delle erbe spontanee commestibili.
Le donne del Vino
L’enologo Emma Clauser Centofante
Dipl.- Ingenieurin Emma Clauser Centofante, laureata presso l’Università di Wiesbaden, sede staccata di S. Michele all’Adige, con una tesi di ricerca su polifenoli e resveratrolo, noti fattori del potere antiossidante e antitumorale dei frutti a bacca rossa e del vino.
Sempre in stretta collaborazione con l’Istituto di ricerca di S. Michele e con l’ Università di Piacenza, porta avanti un disciplinare di cantina, dove gli interventi si riducono al minimo, ma sono puntuali e tecnicamente indispensabili per produrre un vino che prima di definirsi biologico, deve essere un gran vino.